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Quando mi sconnetto, mi ricarico!


Le vacanze e le ferie estive sono per alcuni (molti o pochi) già iniziate. Per alcuni sono ancora da realizzarsi ma già programmate. Una tendenza in forte aumento, in particolare nell’ultimo decennio, è quella di non poter approfittare di questo momento di (probabile) svago per riposarsi e rilassarsi, ma rimanere ancora vincolato e ancorato alla routine che abbiamo vissuto (o subìto) per tutto il periodo lavorativo e non, precedente.

Siamo iperconnessi alle nostre abitudini quotidiane che sempre più ci vedono intenti nel fare cose: chattare, telefonare, navigare, postare, pubblicare, condividere, rispondere, aggiornare, twittare, e commentare. Alcune di queste azioni avvengono contemporaneamente ad altre nella vita di tutti i giorni! Siamo interconnessi al mondo virtuale al punto tale da non poterlo separare, nemmeno nei momenti di relax, dal mondo reale. Ma le regole tra questi due mondi sono notevolmente diverse. Spazio e tempo sono regolati in modo differente. Tale differenza è il motivo per il quale tali mondi vanno gestiti in modo differente.


Cosa succede quando non stacchiamo mai la spina (dello smartphone e non solo!)? chiaramente non subentra il processo di recupero fisiologico che una buona e onesta vacanza gioverebbe al nostro organismo. In queste situazioni di costante intrattenimento digitale, i livelli di attivazione e concentrazione risultano di poco differenti a quelli lavorativi e ordinari, impedendo così al nostro corpo una pausa rigeneratrice. La parola vacanza trae origine dal latino e significa essere liberi, vuoti e sgombri. Ma nel momento in cui non riusciamo a sconnetterci, proprio il significato della parola vacanza viene compromesso.


Cosa ci impedisce di staccare questa spina?! La moda attuale, intesa come stili e abitudini quotidiane di vita, è di partecipare attivamente alla condivisione dei propri stati (emotivi, fisici, situazionali) con il mondo digitale con cui siamo connessi. La vacanza diventa un ulteriore argomento da dover condividere. Ciò che osserviamo, le bellezze dei luoghi che incontriamo, i posti che visitiamo, tramonti e notti stellate, sono argomento di condivisione e non momento irripetibile per l’anima che le osserva.

La tecnologia aiuta, ma come in tutte le cose, serve equilibrio! Le difficoltà che sottostanno al nostro perdurare in un mondo virtuale iperconnesso sono legate a molteplici fattori: la nostra realtà individuale si struttura di numerose conferme digitali (il numero di amici su Facebook, il numero di conversazioni e contatti su Whatsapp). Quindi permane la necessità di confermare la nostra esistenza con un periodico (e costante) aggiornamento di informazioni da trasmettere virtualmente…proprio durante quel periodo dell’anno che da sempre coincideva con una pausa e un netto (di)stacco! Così rimaniamo attivi e digitali. Mondo virtuale e mondo reale continuano a intrecciarsi e non lasciano tregua!


Pensiamo a chi riesce a staccarsi definitivamente dai propri strumenti tecnologici? Le loro testimonianze sono eclatanti: “mi sento rinato!” è forse la risposta più comune! Il cervello abbandona ritmi frenetici e incalzanti. Il tempo scorre e l’orologio del nostro cellulare non ci appare più come una clessidra digitale pronta a ricordarci il successivo appuntamento di social networking. Il tempo è flusso e non più motivo per un ritardo imminente!

Ma ciò che ancora di più si nota è che il permanere in uno stato di trasferta mentale dal mondo abitudinario per vivere un momento di pausa, permette a chi lo vive di raccogliere argomenti ed esperienze concrete da condividere pienamente nel momento in cui le abbiamo vissute e concluse, senza privarle dell’effetto sorpresa in chi le ascolta, persa e sostituita da un continuo passaggio di informazioni in tempo reale.

Il mondo online si è sovrapposto al mondo reale. Agisce sulla psiche determinando di fatto un’impossibilità ad abbandonarlo, proprio come diventa difficile staccarsi dalle abitudini quotidiane.





Bisogna provare: staccare un po’ diventa più che mai necessario, soprattutto al giorno d’oggi! Apprezzare il fatto che ci sarà una partenza ed un ritorno! Rientrare in contatto con le proprie emozioni più vere. E chissà, magari nel frattempo si potrà anche sentire nostalgia o liberazione, ma sicuramente si potrà godere della funzione reale delle vacanze: rinnovamento e svago!

Non temiamo di abbandonare la nostra routine: le vacanze sono un’occasione per riscoprirsi in una dimensione in cui il tempo è scandito da ritmi differenti e per riscoprirsi capaci di entrare in contatto profondo con sé stessi senza l’immagine di noi forgiata dal continuo lavorare che agisce nella nostra esistenza vincolandola a doveri e scadenze, e senza l’obbligo di partecipare alla condivisione istantanea di ogni nostra esperienza quasi a cercare riscontro e conferma che sia avvenuta….in base al numero di like!

Per affrontare con gradualità tutto ciò, pochi ma onesti suggerimenti possono aiutarci:

  • Diamoci un orario per usare lo smartphone e determiniamo, solo in quei momenti, cosa è di vitale importanza da non poter essere rimandato

  • Raccogli tutto ciò che puoi con la mente. Se osservi qualcosa di fantastico, immortalalo con una fotocamera, ma trattienilo per te per riempire il contenuto di ciò che vorrai condividere al tuo rientro. Crea una storia senza svelarla mentre l’hai appena iniziata. La sorpresa nel vedere cosa hai vissuto è maggiore se hai saputo conservarla mentre la stavi raccogliendo aspettando il momento giusto per condividerla!

  • Annuncia la tua partenza: i cambi netti non giovano e sicuramente non rilassano. Un arrivederci a fine vacanza, per i social addicted, sono messaggi rasserenanti e accettabili e generalmente sono accompagnati da generosi e sinceri saluti!


Preserva inoltre il funzionamento del tuo meccanismo fisiologico: molti studi dimostrano quanto sia fondamentale per la nostra mente stare senza continue interruzioni. La continuità del tempo mentale senza che il nostro tablet e smartphone incomincino a bombardarci di notifiche, favorisce un buon sonno riposante, potenzia la motivazione e la volontà nel perseguire i propri obiettivi e permette una visione pratica e funzionale alla risoluzione dei problemi, permette di godere appieno di ciò che si sta vivendo. Si riduce inoltre il nervosismo, migliora l’attenzione e la durata della capacità di concentrazione aumenta. Quando proviamo tali effetti, essi rinforzano in noi la motivazione a difendere il tempo della vacanza dall'assalto all'immediata condivisione digitale! Ma soprattutto l’impedire che il nostro smartphone o tablet continui a richiamare la nostra attenzione ci permetterà di percepire a pieno il tempo della nostra vacanza, senza che un giorno ci si svegli in ritardo per partire e dover rientrare perché le vacanze sono finite senza che ce ne accorgessimo!



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